Quando aiutiamo i nostri clienti nella scelta dei tappeti per la casa, finiamo inevitabilmente a parlare di come garantire che il tappeto duri nel tempo.
Per noi del settore può essere scontato, ma non tutti conoscono le modalità per prendersi correttamente cura di un tappeto. Anzi: nel tempo ci siamo resi conto che a proposito della pulizia dei tappeti circolano tanti falsi miti; pratiche che, oltre a essere poco efficaci nel trattare i tappeti, rischiano addirittura di rovinare questo prezioso elemento d’arredo.
Ecco perché abbiamo pensato di raccogliere i consigli che ogni giorno diamo ai nostri clienti in questo articolo e di spiegare quali sono le buone pratiche da seguire per proteggere i tappeti e assicurare loro una lunga “permanenza” nelle nostre case.
Dopotutto se lo meritano, dato che proprio i tappeti ci aiutano a proteggere i pavimenti dal calpestio quotidiano, oltre a coccolarci ogni giorno con la loro splendida presenza.
Consigli e falsi miti per garantire che il tappeto duri nel tempo
Per estendere la vita di un tappeto basta mettere in pratica pochi semplici trucchi.
Uno di questi consiste nell’utilizzare una rete antiscivolo. Essa consiste in un vero e proprio “sottotappeto” che assicura una presa salda e sicura del tappeto.
In questo modo il tappeto rimane ancorato a terra, evitando lo scivolamento accidentale (incluso quello delle persone).
I tappeti senza rete antiscivolo, infatti, rischiano di essere spostati continuamente dalla loro posizione originale e piegati involontariamente quando ci si cammina sopra. Questi stress, protratti nel tempo, possono compromettere la loro salute e bellezza. Risultato? Il tappeto, dopo qualche anno, non sarà più quello di prima.
Ovviamente, l’altra cosa da fare per garantire una lunga durata del tappeto nel tempo è prendersi cura di esso attraverso le normali attività di pulizia.
Prima di passare ai consigli veri e propri di manutenzione e pulizia del tappeto, però, vogliamo concentrarci su un mito da sfatare.
È infatti molto diffusa la pratica di sbattere i tappeti con le mani, un po’ come si fa con la tovaglia di casa. Non vogliamo allarmare nessuno, ma questa operazione, oltre a essere praticamente inutile (e diciamolo, anche un po’ faticosa), risulta controproducente.
Il rischio è quello di danneggiare in modo irreparabile il tappeto, ottenendo l’effetto contrario alle attese. Più che allungare la vita del tappeto, questa pratica rischia seriamente di accorciarla!
Pulizia regolare, il modo migliore per allungare la vita al tuo tappeto
Il modo migliore per pulire – e garantire una lunga durata del tappeto nel tempo – è rimuovere periodicamente la polvere.
Per farlo puoi usare un buon aspirapolvere o il classico battitappeto, come sicuramente avrai visto fare alle tue nonne. Tutto quello che devi fare è sistemare il tappeto al contrario su una superficie, ad esempio uno stendipanni, e poi “battere” la sua stuoia.
L’aspirapolvere è senza dubbio la scelta più comoda per pulire il tappeto: differentemente dal battitappeto, l’aspirapolvere riesce a rimuovere le particelle di polvere depositate più a fondo nella trama.
Alcuni aspirapolveri sono dotati persino di specifiche spazzole per la pulizia del tappeto o di appositi programmi di “battitappeto”: usarli ti aiuterà a pulire in poco tempo e in totale sicurezza il tuo elemento di arredo preferito.
Nell’usare l’aspirapolvere, presta attenzione ai bordi: questi sono una zona molto delicata, che richiede delicatezza e una buona dose di pazienza nella pulizia.
La semplice abitudine di spolverare il tappeto, ripetuta una o due volte alla settimana, assicurerà un’esistenza felice e in salute al tuo tappeto domestico. Tuttavia, se è necessaria una pulizia più approfondita, è possibile valutare altri interventi di manutenzione straordinaria.
Pulizia “straordinaria” del tappeto
Prima o poi, nonostante tutte le cure e le attenzioni, il tappeto potrebbe aver bisogno di trattamenti speciali per tornare al suo pieno splendore.
Tra questi troviamo la pulizia a secco, che prevede l’impiego di speciali detergenti in polvere da applicare sulla trama sul tappeto. Il successivo spazzolamento permette di rimuovere le tracce di polvere e sporco accumulate in profondità. Con un’ultima passata di aspirapolvere, il tappeto sarà non solo più bello, ma anche pulito e sanificato.
La pulizia ad acqua è un’altra valida alternativa, ma limitata solo ad alcuni materiali. Fibre naturali e sisal non tollerano questo tipo di pulizia, che avviene con specifiche apparecchiature che agiscono in modo più profondo rispetto al lavaggio a secco. Prima di prenderla in considerazione, consigliamo sempre di rivolgersi a un professionista.
In tanti ci chiedono se sia possibile pulire il tappeto in lavatrice. La risposta è sì, ma solo se espressamente consigliato dal produttore, e soprattutto tenendo conto delle caratteristiche specifiche del tappeto. I materiali con cui sono realizzati possono infatti essere molto delicati e richiedere programmi di lavaggio ad hoc.
Il nostro consiglio è di seguire gli interventi di manutenzione indicati sul libretto, sull’etichetta o in fase di acquisto.
Dobbiamo però ammettere che, in assenza di condizioni particolari, è possibile lavare il tappeto in lavatrice a basse temperature (non più di 30 gradi) e con detersivi delicati. Quanto all’asciugatura, meglio evitare completamente il sole e privilegiare l’ombra.
Infine, un ultimo suggerimento: se non sai bene come prenderti cura del tuo tappeto, la cosa migliore da fare è affidarti a dei professionisti.
Noi teniamo particolarmente al fatto che le scelte compiute dai nostri clienti siano “per sempre”: per questo, quando consegniamo un tappeto nelle mani di un nuovo proprietario, ci premuriamo di informarlo (e formarlo) su tutte le cure necessarie. Proprio come stiamo facendo ora, dando consigli su come garantire che il tappeto duri nel tempo, sempre bello come appena comprato.
